Luigi Di Maio interviene nella battaglia tra Grillo e Conte, criticando entrambi e mettendo in luce le divisioni interne al M5S.
Le tensioni all’interno del Movimento 5 Stelle (M5S) sono ormai palpabili, con la lotta di potere tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte che continua a dominare la scena politica. Mentre Conte cerca di rafforzare la sua posizione e ottenere il controllo del movimento, Grillo tenta di mantenere la sua influenza, nonostante la crescente pressione. In questo contesto turbolento, Luigi Di Maio, ex esponente di spicco del M5S, ha lanciato pesanti critiche verso entrambi, evidenziando i rischi di una possibile frattura irreparabile nel partito.
Le tensioni nel Movimento 5 Stelle: Grillo contro Conte
Di Maio, che in passato è stato una figura centrale del M5S, ha sottolineato come Grillo potrebbe tentare di fermare Conte, ma che il rischio di perdere tutto è alto. “Grillo può fermare Conte, ma Giuseppe gli porterà via l’argenteria e gli cancellerà pure il contratto di consulenza da 300 mila euro“, ha dichiarato Di Maio in un’intervista a Il Corriere della Sera. Ha aggiunto che Grillo, pur avendo il potere di intervenire, sembra aver perso il coraggio necessario per agire: “Grillo non ha più il coraggio di prendere decisioni difficili“. D’altra parte, Di Maio ha criticato anche Conte, definendolo “vincitore internamente, ma totalmente perdente nel consenso nazionale“.
La strategia di Conte e le implicazioni per il futuro del M5S
Giuseppe Conte, dal canto suo, sta portando avanti una rivoluzione interna nel M5S, cercando di riformare il movimento per adattarlo alle nuove sfide politiche. Una delle principali questioni al centro della disputa è il controllo del simbolo e delle regole interne del partito, in particolare la controversa regola del doppio mandato. Grillo, che considera queste regole come pilastri fondamentali del movimento, si oppone fermamente a qualsiasi cambiamento, mentre Conte è deciso a dare agli iscritti la possibilità di esprimersi su questi temi.
La campagna di ascolto voluta da Conte si concluderà il 6 settembre, ma la vera resa dei conti è prevista per il 19-20 ottobre, quando la base del M5S voterà online sulle proposte di riforma. Questo voto potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro del movimento, determinando se Conte riuscirà a consolidare il suo potere o se Grillo manterrà il controllo. Tutta l’intervista è riportata da affaritaliani.it